L’annata vinicola del 2023 si preannuncia ottima nonostante alcune difficoltà causate dalla primavera e le perdite subite nelle vigne. Nonostante questi ostacoli, la vendemmia presso la Tenuta di Monteverro ha avuto inizio il 7 agosto per quanto riguarda le uve bianche, in particolare il Chardonnay.
Le uve bianche vengono raccolte in diverse zone di produzione, destinate sia alla vinificazione del Chardonnay che del Pinot per la produzione di spumanti di alta qualità. La Toscana può vantare un vasto vigneto di 60mila ettari, con 12.700 aziende che producono circa 2 milioni di ettolitri di vino.
Non solo le uve bianche, ma anche le varietà precoci come il Pinot Nero, il Ciliegiolo, il Trebbiano e il Vermentino, hanno già iniziato ad essere raccolte. La Toscana è rinomata per i suoi grandi rossi, tra cui spiccano il Chianti, il Nobile di Montepulciano, il Brunello di Montalcino e il Bolgheri.
Tuttavia, non tutto è rose e fiori. Le intense piogge e le gelate tardive hanno portato alla diffusione di malattie come la peronospora e l’oidio, causando danni nelle vigne. Si stima che la produzione subirà una riduzione del 20% rispetto alla media dei 2 milioni di ettolitri solitamente prodotti.
Nonostante questa diminuzione, è importante sottolineare che la qualità del vino non dovrebbe risentire di questi fattori. Gli esperti del settore si sono adoperati per adottare le giuste tecniche di coltivazione e vinificazione al fine di garantire un prodotto di eccellente qualità.
Gli appassionati di vino possono quindi stare tranquilli, poiché l’annata vinicola del 2023 in Toscana si profila come un’ottima sorpresa anche se i numeri potrebbero non essere eccezionali come si sperava, il vero tesoro, il sapore del vino, rimarrà intatto.
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