Il Superbonus, il beneficio fiscale attualmente in vigore per i lavori di ristrutturazione edilizia, non sarà più disponibile a partire dal prossimo anno. Tuttavia, per i lavori avviati nel 2024 sarà ancora possibile accedere a un’agevolazione fiscale, anche se senza la possibilità di cedere il credito o ottenere uno sconto in fattura, con un’aliquota ridotta al 70%.
Nel frattempo, l’Ecobonus in condominio offre la possibilità di ottenere il 75% di agevolazione fiscale per un periodo di dieci anni, con meno vincoli rispetto al Superbonus. Questa misura permette di incentivare i condomini a migliorare l’efficienza energetica dei loro edifici, riducendo così l’impatto ambientale.
Tuttavia, la legge di bilancio prevede anche la riclassificazione degli edifici beneficiari delle agevolazioni, con conseguenze per coloro che risiedono in un’unità immobiliare. Ad esempio, potrebbero incorrere nella perdita di agevolazioni sociali.
Inoltre, coloro che beneficiano del Superbonus e decidono di vendere l’immobile prima di dieci anni dovranno pagare l’imposta sul capital gain. Questa misura è stata adottata per disincentivare le vendite speculative.
Ci sono alcune eccezioni a questa regola, come nel caso delle abitazioni utilizzate come prima casa per la maggior parte del tempo, delle abitazioni ottenute per successione o donazione e quando i lavori sono stati pagati direttamente e il rimborso è stato richiesto nella dichiarazione dei redditi.
Tuttavia, le spese sostenute per il Superbonus che rimangono a carico del proprietario non sono detraibili.
Infine, a partire dal 1° aprile, sarà aumentata la trattenuta fiscale sui bonifici relativi ai bonus edilizi. Questo potrebbe portare a un possibile aumento dei costi per i clienti finali che desiderano beneficiare di questi incentivi fiscali.
Queste sono solo alcune delle modifiche previste per i bonus edilizi e i benefici fiscali legati alla ristrutturazione edilizia. È importante tenersi aggiornati sulle ultime novità legislative per sfruttare al meglio queste opportunità.