Restare seduti per lunghe ore al giorno può aumentare il rischio di sviluppare demenza, secondo un nuovo studio condotto su casi di quasi 50 mila persone di età pari o superiore ai 60 anni. Lo studio ha analizzato i movimenti di queste persone e ha scoperto che stare seduti per più di 10 ore al giorno aumenta il rischio di demenza dell’8%, mentre trascorrere almeno 12 ore seduti aumenta il rischio addirittura del 63%.
Inoltre, l’attività fisica regolare non sembra compensare i danni causati dalle lunghe ore di sedentarietà. Infatti, la sedentarietà può influenzare il flusso sanguigno cerebrale, riducendo l’apporto di ossigeno e nutrienti al cervello. Questo può aumentare le probabilità di sviluppare demenza o altre malattie cognitive.
Per contrastare questi effetti negativi, gli esperti raccomandano di muoversi più spesso durante il giorno, anche quando si fa già attività fisica regolare. Fare pause attive durante il lavoro, come camminare o fare esercizi, può ridurre i rischi per la salute. Inoltre, piccoli cambiamenti nella vita quotidiana, come utilizzare le scale al posto dell’ascensore, camminare durante le chiamate telefoniche o fare riunioni in piedi, possono spezzare la routine sedentaria.
Anche lavorare stando in piedi quando possibile può essere un’ottima soluzione per limitare la sedentarietà. Alcune persone potrebbero persino considerare l’uso di scrivanie o tavoli in piedi per rendere più facile lavorare in questa posizione.
In conclusione, stare seduti per lunghe ore al giorno può aumentare il rischio di sviluppare demenza. È importante muoversi più spesso durante il giorno, anche quando si pratica regolarmente attività fisica. Fare pause attive durante il lavoro e adottare piccole abitudini quotidiane, come utilizzare le scale al posto dell’ascensore, possono contribuire a ridurre i rischi per la salute. Lavorare stando in piedi quando possibile può essere una buona soluzione per combattere la sedentarietà.
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