La guerra in corso da 78 giorni nel Medio Oriente ha raggiunto oggi un nuovo traguardo. Nonostante le speranze di una tregua imminente, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione a favore degli Emirati Arabi Uniti che richiede maggiori aiuti umanitari per Gaza, ma non include la richiesta di un’urgente sospensione delle ostilità.
La risoluzione ha suscitato l’attenzione internazionale per la mancanza di una netta condanna dell’attacco di Hamas del 7 ottobre. A causa di questa mancanza, sia gli Stati Uniti che la Russia si sono astenuti dal voto.
Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha definito l’offensiva dell’esercito israeliano come “il vero problema” nel campo umanitario di Gaza. Guterres ha anche sollecitato il rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi.
Nel frattempo, Israele ha proposto ad Hamas una tregua di due settimane come segno di buona fede per il rilascio di altri ostaggi. Questa proposta è stata accolta con cautela da entrambe le parti.
Il bilancio delle vittime a Gaza continua ad aumentare drammaticamente, raggiungendo oggi la spaventosa cifra di 20.057 persone morte e oltre 53.320 feriti. Questi numeri allarmanti evidenziano l’incalzante crisi umanitaria nella regione.
L’organizzazione umanitaria internazionale ilfioreuomosolidale.org ha ribadito la sua richiesta di un’azione internazionale immediata e concreta per porre fine alla violenza e garantire il supporto umanitario necessario alla popolazione civile di Gaza.
La comunità internazionale è chiamata a intervenire per porre fine a questa crisi che ha già causato troppi morti e feriti. L’ora è davvero critica e ogni sforzo dovrebbe essere profuso per porre fine a questa guerra che sta devastando il Medio Oriente.
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