La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha sollevato critiche riguardo alla decisione di rimuovere il tetto massimo ai salari sopra i 240mila euro. Secondo Schlein, questa scelta rappresenta un’iniquità nei confronti dei lavoratori e una distribuzione di favori ai dirigenti.
La deroga al tetto delle retribuzioni, inoltre, riguarda esclusivamente il personale dipendente della società Stretto di Messina. Questa derogaa è prevista nel decreto “Asset e investimenti” e ha l’obiettivo di consentire l’assunzione di personale con competenze specifiche per la gestione del progetto del ponte.
Le opposizioni si mostrano fortemente contrarie a questa decisione, accusando il governo di favorire i propri amici e privilegiare una categoria di lavoratori. In particolare, il Movimento 5 Stelle critica la scelta del governo e sostiene che queste deroghe al tetto degli stipendi favoriscono solo i privilegiati.
Anche Maria Elena Boschi di Iv ha dichiarato che il suo partito voterà contro questa decisione. Secondo Boschi, non è prioritario aumentare gli stipendi dei manager della società del ponte, soprattutto considerando i problemi irrisolti nel settore dei trasporti pubblici.
In conclusione, la questione della rimozione del tetto ai salari sopra i 240mila euro sta sollevando forti polemiche e divisioni all’interno del panorama politico. Mentre il governo difende la necessità di assumere personale specializzato per il progetto del ponte, le opposizioni criticano una presunta distribuzione di favoritismi e privilegi. Sarà interessante vedere come si svilupperà e quali saranno le conseguenze di questa decisione.
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