Sempre meno italiani seguono la Dieta Mediterranea nonostante i suoi noti benefici per la salute e la cultura alimentare. È quanto afferma il ministro della Salute, Orazio Schillaci. Anche in Italia, nonostante la presenza di una filiera agroalimentare di qualità, la dieta mediterranea non viene seguita da una percentuale significativa della popolazione.
Secondo il ministro, la riduzione dell’adesione a queste diete tradizionali salutari è dovuta ai cambiamenti negli stili di vita. I ritmi frenetici che caratterizzano la società moderna riducono il tempo per mangiare insieme e per preparare piatti che richiedono tempi più lunghi di manipolazione e cottura.
Tuttavia, esiste un esempio virtuoso che potrebbe ispirare l’intero Paese. Nel comune di Pollica, situato nella splendida regione del Cilento, è in corso il progetto “Terre della Dieta Mediterranea”. Grazie a questa iniziativa, Pollica si è candidata a diventare una Città Creativa Unesco nella categoria della Gastronomia. Un riconoscimento che premia l’eccellenza delle tradizioni culinarie della regione.
Il ministro Schillaci invita dunque tutti a impegnarsi nel recupero e nella diffusione delle diete tradizionali salutari, attraverso l’educazione alimentare e progetti di sensibilizzazione e informazione nelle scuole italiane e all’estero. È necessaria una cooperazione internazionale per contrastare informazioni errate che favoriscono abitudini alimentari inadeguate.
L’Italia, con la sua ricca cultura gastronomica e la tradizione della Dieta Mediterranea, ha il dovere di preservare e promuovere queste abitudini salutari. Il ministro Schillaci auspica che le istituzioni, le scuole e la società civile si uniscano in questa importante battaglia per il benessere e la salute delle persone.
Il progetto Terre della Dieta Mediterranea offre un esempio concreto di come sia possibile valorizzare le tradizioni alimentari e promuovere uno stile di vita sano. Pollica dimostra che la passione, l’impegno e la valorizzazione del patrimonio culturale possono contribuire al rilancio della Dieta Mediterranea, sia a livello nazionale che internazionale.
In conclusione, è fondamentale che le istituzioni e la società siano coinvolte nella promozione della Dieta Mediterranea e nel recupero delle tradizioni culinarie salutari. Solo attraverso un’educazione alimentare diffusa e una collaborazione internazionale sarà possibile contrastare le abitudini alimentari inadeguate e garantire la salute delle persone.
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