Le ossa possono consumarsi in modo invisibile e silenzioso, portando alla fragilità e alla frattura anche a seguito di una piccola caduta. Un problema che colpisce sempre più persone e che non può essere sottovalutato. La causa principale dell’osteoporosi è l’invecchiamento, ma ci sono anche altri fattori di rischio trascurati che contribuiscono alla sua insorgenza. Tra questi, la mancanza di attività fisica, una dieta povera di calcio e vitamina D, il consumo eccessivo di alcol e fumo di sigaretta.
Nel nostro Paese, così come nel resto del mondo, si registrano numeri record di fratture da fragilità. Secondo gli ultimi dati, ogni anno si verificano in Italia oltre 200.000 fratture legate all’osteoporosi, con un costo sociale ed economico molto alto. È quindi fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia e promuovere la prevenzione.
Per far fronte a questa situazione, Maria Luisa Brandi, presidente della Fondazione Firmo, si occupa di sensibilizzare sull’osteoporosi in vista della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi del 20 ottobre. L’obiettivo della giornata è quello di informare sulla prevenzione, diagnosi e trattamento dell’osteoporosi e delle malattie muscolo-scheletriche correlate.
Durante la Giornata Mondiale dell’Osteoporosi saranno organizzati eventi e incontri in tutta Italia per diffondere informazioni utili e promuovere la consapevolezza riguardo a questa patologia. Saranno spiegati i segnali di allarme dell’osteoporosi e i comportamenti da adottare per minimizzare il rischio di fratture.
Le zone del corpo maggiormente colpite dall’osteoporosi sono la colonna vertebrale, il collo del femore e il polso. Pertanto, è fondamentale prestare attenzione alla postura corretta e praticare regolarmente attività fisica per rafforzare le ossa. Inoltre, una corretta alimentazione ricca di calcio e vitamina D è essenziale per mantenere una buona salute delle ossa.
In conclusione, l’osteoporosi è un problema serio che richiede attenzione e prevenzione. La Giornata Mondiale dell’Osteoporosi rappresenta un’importante occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia e promuovere la consapevolezza riguardo ai fattori di rischio e alle pratiche preventive. È fondamentale lavorare insieme per contrastare questa patologia e garantire una buona qualità della vita a tutte le persone.
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