L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato una bozza di risoluzione presentata dalla Giordania a nome degli Stati arabi, che si concentra sulla tregua a Gaza. La risoluzione mira a garantire l’ingresso degli aiuti umanitari e a impedire lo sfollamento forzato della popolazione. Il testo ha ottenuto 120 voti favorevoli, 14 contrari (tra cui gli Stati Uniti e Israele) e 45 astenuti (tra cui l’Italia).
L’ambasciatore israeliano ha dichiarato che l’ONU ha perso rilevanza e legittimità, nel commentare l’approvazione della risoluzione. Nel frattempo, Hamas ha chiesto un immediato cessate il fuoco. La bozza approvata dalla maggioranza degli Stati membri dell’ONU chiede la continua e senza ostacoli fornitura di beni e servizi essenziali ai civili di Gaza, respingendo qualsiasi tentativo di trasferimento forzato della popolazione palestinese. Inoltre, si richiede il rilascio immediato e incondizionato di tutti i civili detenuti illegalmente.
È interessante notare che il testo non menziona mai Hamas e non include la parola “ostaggi”. Gli Stati Uniti e il Canada avevano proposto degli emendamenti, ma non sono stati approvati. Alcuni dei Paesi che hanno votato contro il testo sono Croazia, Fiji, Cecoslovacchia, Guatemala, Ungheria, Isole Marshall, Micronesia, Nauru, Tonga, Papua Nuova Guinea e Paraguay. Tra i 45 Paesi che si sono astenuti ci sono l’Italia, la Germania, la Bulgaria, la Finlandia, la Grecia, il Giappone, la Corea del Sud, l’Ucraina, la Gran Bretagna, la Slovacchia e la Tunisia.
La risoluzione richiedeva la maggioranza dei due terzi dei Paesi presenti e votanti per essere approvata, dimostrando l’importanza del supporto internazionale nella gestione della situazione a Gaza. Ora spetterà agli Stati membri dell’ONU nel rispettare e attuare la risoluzione approvata per contribuire a stabilizzare la situazione e garantire la sicurezza e il benessere dei civili a Gaza.
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