Pendeva su di lui un decreto di espulsione dal territorio italiano a causa di reati commessi. Il provvedimento non gli era mai stato notificato poiché irreperibile. Moslli Redouane, 43enne marocchino, è stato arrestato per l’omicidio della tabaccaia Franca Marasco. Era già noto alle forze dell’ordine, ma riusciva a eludere la cattura spostandosi da una città all’altra. I Carabinieri di Foggia, in collaborazione con la procura, sono riusciti ad individuarlo grazie all’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza e ad intercettazioni telefoniche. Dopo l’omicidio, l’uomo si è sbarazzato degli indumenti che indossava e li ha messi in un sacchetto di plastica ritrovato in via Mameli. È fuggito dalla città e i Carabinieri lo hanno arrestato a Napoli, vicino alla stazione ferroviaria. È stato trasferito a Foggia e interrogato, venendo poi fermato per rapina e omicidio aggravato. Il movente del delitto è ancora da chiarire, ma potrebbe trattarsi di una rapina finita male. Il cellulare della vittima è stato ritrovato e sequestrato. L’analisi del telefono e l’autopsia dovrebbero fornire ulteriori informazioni. L’arresto ha dato una svolta all’atteso caso, portando sollievo alla comunità foggiana. Sui social network ci sono diverse reazioni, con molti che chiedono giustizia e pena certa se si accerti la colpevolezza, ma altri che puntano il dito contro la politica e il degrado del quartiere Ferrovia. Si fa riferimento anche ad un precedente omicidio avvenuto nel 2020, in cui la vittima era stata uccisa da persone del luogo durante una rapina. La confessione del presunto assassino è disponibile nell’articolo.
Pendeva un decreto di espulsione su un uomo arrestato per l’omicidio di una tabaccaia
Pendeva su di lui un decreto di espulsione dal territorio italiano per reati commessi, ma l’uomo è riuscito a sottrarsi all’arresto trovandosi in una situazione di irreperibilità. Tuttavia, Moslli Redouane, marocchino di 43 anni, è stato recentemente arrestato con l’accusa di aver ucciso la tabaccaia Franca Marasco. Nonostante fosse già noto alle forze dell’ordine, l’uomo è riuscito a sfuggire alla cattura spostandosi costantemente da una città all’altra.
La svolta nelle indagini è arrivata grazie alla collaborazione dei Carabinieri di Foggia con la procura, che hanno analizzato le immagini delle telecamere di sorveglianza e le intercettazioni telefoniche. Dopo l’omicidio, Redouane si è sbarazzato degli indumenti che indossava, mettendoli in un sacchetto di plastica che è stato successivamente rinvenuto in via Mameli. Dopodiché, l’uomo ha lasciato la città e i Carabinieri lo hanno arrestato a Napoli, nelle vicinanze della stazione ferroviaria.
Redouane è stato quindi trasferito a Foggia per essere interrogato e successivamente fermato con l’accusa di rapina e omicidio aggravato. Il movente del delitto al momento non è ancora chiaro, ma le indagini proseguono e potrebbe trattarsi di una rapina finita male. Il cellulare della vittima è stato ritrovato e sequestrato, mentre l’analisi del telefono e l’autopsia dovrebbero fornire ulteriori informazioni sulla dinamica del crimine.
L’arresto di Redouane ha sollevato un senso di sollievo nella comunità di Foggia, che finalmente vede un passo avanti nella risoluzione di questo caso atteso da tempo. Sul fronte dei social network, si registrano diverse reazioni: molti chiedono giustizia e una pena certa se la colpevolezza sarà accertata, mentre altri puntano il dito contro la politica e il degrado del quartiere Ferrovia.
Inoltre, nell’articolo viene fatto riferimento a un precedente omicidio avvenuto nel 2020, in cui la vittima era stata uccisa da persone del luogo durante una rapina. La confessione del presunto assassino è anche disponibile nell’articolo, fornendo ulteriori dettagli sulla vicenda.
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