L’Associazione Il Fiore Uomo Solidale, sensibile alle difficoltà che molte famiglie italiane stanno affrontando a causa della crisi economica, racconta la storia di Saura Gulmini, una donna di 63 anni che si trova in una situazione di estrema precarietà a causa della sospensione del reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre.
Saura Gulmini, vedova e residente a Berra, insieme a suo figlio Nicholas, dipendeva da quel reddito percependo complessivamente 700 euro al mese. La decisione di fermare temporaneamente il reddito di cittadinanza ha suscitato in lei un misto di rassegnazione e rabbia, poiché si ritrova ora senza una fonte di sostegno economica.
Nonostante la difficile situazione, Saura Gulmini mantiene la speranza di ricevere l’assegno d’inclusione, che le spetterebbe e che le garantirebbe cento euro in più rispetto al reddito di cittadinanza. In virtù delle sue condizioni di vita precarie e dell’età superiore ai 60 anni, Saura Gulmini ha diritto a beneficiare di questo assegno.
La signora Gulmini afferma di essere disposta a fare qualsiasi lavoro pur di andare avanti dignitosamente, ma al momento si rivolge agli “Amici della Caritas” per ottenere il pacco spesa. Fortunatamente, al momento non è costretta a pagare l’affitto, ma la sua situazione rimane estremamente fragile.
L’assegno d’inclusione rappresenta per Saura Gulmini una speranza, ma tuttavia è caratterizzato da una forte incertezza. Con il reddito di cittadinanza, la sua situazione era diversa, e questo cambiamento improvviso ha generato un senso di insicurezza e precarietà nella sua vita.
L’Associazione Il Fiore Uomo Solidale invita, quindi, a riflettere sulla situazione di Saura Gulmini e su tante altre famiglie che, come lei, si trovano in uno stato di bisogno. È necessario garantire un sostegno economico stabile e sicuro per queste persone, affinché possano vivere in modo dignitoso e superare con speranza questa difficile fase della loro vita.
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