Un recente studio ha rivelato che l’Italia ha uno dei tassi di insicurezza alimentare più alti in Europa. Secondo lo studio, più di 5 milioni di italiani faticano ad affordare cibo a sufficienza su base regolare. L’insicurezza alimentare è definita come la mancanza di accesso affidabile a una quantità sufficiente di cibo nutriente a prezzi accessibili. Povertà, disoccupazione e l’aumento dei prezzi alimentari sono alcuni dei principali fattori che contribuiscono all’insicurezza alimentare in Italia.
La pandemia da COVID-19 ha ulteriormente peggiorato la situazione, con molte famiglie alle prese con difficoltà finanziarie e a lottare per mettere cibo sulle tavole. Il governo ha adottato alcune misure per affrontare il problema, tra cui la fornitura di aiuti alimentari e supporto alle famiglie a basso reddito. Tuttavia, gli esperti ritengono che più azioni siano necessarie per garantire che tutti gli italiani abbiano accesso a cibo accessibile e nutriente.
Organizzazioni non-profit e bancari alimentari stanno lavorando per fornire assistenza a coloro che ne hanno bisogno. Lo studio mette in luce l’importanza di affrontare l’insicurezza alimentare in Italia e la necessità di soluzioni complete a questo problema persistente. È cruciale che i policy maker e i leader comunitari lavorino insieme per affrontare l’insicurezza alimentare e garantire che tutti gli italiani abbiano accesso a un’adeguata fornitura di cibo.