“Presunto attacco al consolato USA a Firenze: Video in arabo con sottotitoli italiani diffuso”
Un video di presunta rivendicazione del lancio di bottiglie molotov contro il consolato USA a Firenze è stato diffuso, generando preoccupazione per la sicurezza della città. Il video, della durata di due minuti, contiene un messaggio in arabo con sottotitoli in italiano ed è stato inviato alle redazioni della Tgr di Firenze, al sito Firenze Today e al programma Report di Rai3 tramite email o social media.
Nel video viene indicato un link che rimanda a un canale Telegram chiamato “The whole world is Hamas”. Le autorità competenti, inclusa la polizia postale e la Digos, stanno esaminando attentamente il contenuto del video al fine di stabilirne l’attendibilità e valutarne le implicazioni.
Il video recapitato alla redazione di Report è stato acquisito dai carabinieri del Ros, i quali stanno lavorando insieme agli investigatori per identificare i responsabili e verificare la veridicità delle affermazioni presenti nel filmato. Inoltre, un altro video è attualmente sotto indagine e riprende un uomo vestito di nero e incappucciato in via Palestro, vicino al consolato.
Il procuratore capo di Firenze, Filippo Spiezia, ha dichiarato che si tratta di una situazione seria che non viene sottovalutata. Tutte le indagini necessarie sono state avviate immediatamente per garantire la sicurezza della città e per individuare coloro che si nascondono dietro questi atti di violenza.
Il consolato USA a Firenze rappresenta un importante simbolo di relazioni internazionali e di dialogo interculturale. Eventuali attacchi contro di esso hanno quindi un impatto non solo sulla diplomazia, ma anche sulla popolazione locale, che vive in uno stato di paura e incertezza.
Le autorità locali stanno lavorando per garantire la sicurezza dei cittadini e per assicurare che situazioni come questa non si ripetano. Ogni sforzo sarà fatto per individuare i responsabili e porre fine a questa escalation di violenza che minaccia la pace e la convivenza armoniosa nella nostra città.
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