La Corte Costituzionale albanese ha temporaneamente bloccato la ratifica dell’intesa tra Italia e Albania sui migranti. La decisione è stata presa in seguito all’accettazione di due ricorsi presentati dall’opposizione, che ha denunciato il protocollo come contrastante con la Costituzione albanese e le convenzioni internazionali. La Corte si è riservata tre mesi di tempo per valutare i ricorsi prima di emettere una sentenza definitiva.
Il protocollo, firmato dai capi di governo italiani e albanesi, prevede la creazione di centri di accoglienza e rimpatrio finanziati e gestiti dall’Italia in Albania. Nonostante lo stop temporaneo imposto dalla Corte, fonti di Palazzo Chigi assicurano che non ci saranno ritardi nella messa in opera del memorandum.
La notizia ha suscitato diversi commenti da parte dell’opposizione italiana, che ha criticato il governo per l’incompetenza e l’inadeguatezza nella gestione dell’accordo. Al contrario, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha elogiato l’intesa Italia-Albania, definendola un modello da seguire.
L’opposizione italiana spera che lo stop temporaneo imposto dalla Corte Costituzionale albanese segni la fine di quello che ha definito un “obbrobrio giuridico e umanitario”. Resta da vedere quale sarà la decisione finale della Corte e come il governo italiano reagirà a questo ostacolo temporaneo. L’accordo tra Italia e Albania è di grande importanza per entrambi i paesi, che cercano di trovare soluzioni condivise per la gestione dei flussi migratori.