Un nuovo studio rivoluzionario condotto dall’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, in collaborazione con l’IRCSS Multimedica di Milano e l’Harvard Medical School di Boston, ha analizzato l’impatto delle microplastiche sul sistema cardiovascolare umano.
Secondo i risultati pubblicati sul New England Journal of Medicine, la presenza di microplastiche nelle placche delle arterie può raddoppiare il rischio di infarto e ictus. Lo studio ha coinvolto 257 pazienti con più di 65 anni sottoposti a interventi chirurgici per rimuovere placche aterosclerotiche, che hanno mostrato la presenza di micro e nanoplastiche, aumentando il rischio di malattie cardio-cerebrali.
Durante i 34 mesi di follow-up, è stato osservato un significativo aumento dei marcatori dell’infiammazione in presenza di microplastiche, con un rischio di infarto, ictus o mortalità almeno raddoppiato nei pazienti con placche contenenti plastica rispetto a quelli senza. Per il coordinatore dello studio, questa scoperta rappresenta una vera novità nella ricerca scientifica sul rapporto tra inquinamento da micro e nanoplastiche e malattie cardiovascolari.
Il team di ricerca ha sottolineato l’importanza di approfondire ulteriormente gli effetti delle microplastiche sul sistema cardiovascolare e di adottare misure per limitare il loro impatto sulla salute umana. La scoperta solleva nuove domande sulle conseguenze dell’inquinamento plastico per la salute pubblica e sottolinea la necessità di un’azione urgente per affrontare questo problema emergente.
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