La Camera dei Deputati respinge il trattato del Mes con voto contrario
La Camera dei Deputati italiana ha respinto il trattato del Mes (Meccanismo Europeo di Stabilità) con un risultato di 72 voti a favore, 184 contrari e 44 astenuti. Nei confronti della ratifica, i partiti di maggioranza (tranne Forza Italia e Noi Moderati) si sono posizionati contrari, mentre le opposizioni (eccetto il Movimento 5 Stelle) hanno votato a favore.
La decisione contrario è arrivata dopo che la Commissione Bilancio ha espresso un parere sfavorevole, voluto da Fratelli d’Italia e Lega e con l’astensione di Forza Italia. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha dichiarato che non è necessario per l’Italia e ha chiesto di recuperare i soldi investiti.
Fonti di Palazzo Chigi hanno sottolineato che la modifica al Mes è di relativo interesse per l’Italia, in quanto prevede l’estensione delle salvaguardie alle banche in difficoltà, ma il sistema bancario italiano è tra i più solidi in Europa e nell’Occidente. Forza Italia si è astenuta, sostenendo che lo strumento va migliorato. Il capogruppo alla Camera, Paolo Barelli, ha affermato che il presidente Tajani aveva informato Meloni e Salvini sull’astensione.
La decisione è stata accolta con rammarico dal presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe, che ha sottolineato l’importanza del Mes per tutti i Paesi membri. Il direttore generale del Mes, Pierre Gramegna, ha dichiarato che senza la ratifica italiana, il Mes non potrà fornire sostegno comune al Fondo di risoluzione unico dell’Unione bancaria.
Il sottosegretario Fazzolari ha affermato che l’Italia non ha bisogno di estendere il Mes per salvare grandi banche di altri Stati, visto che il sistema bancario italiano è solido. Matteo Salvini ha celebrato il voto come una vittoria della Lega, affermando che i pensionati e i lavoratori italiani non dovranno più pagare il salvataggio delle banche straniere e ha chiesto di riavere i soldi investiti nel Mes.
Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha dichiarato che il Movimento ha votato contro la ratifica del Mes e ha accusato Meloni di aver mentito al Parlamento. Ha poi affermato che il Mes rimarrà un accordo intergovernativo e non comunitario, nonostante gli sforzi per migliorarlo.
Elly Schlein ha criticato la spaccatura del governo sulla ratifica del Mes, definendola un danno alla credibilità del Paese. Enzo Amendola del PD ha attaccato Giorgetti e ha sottolineato le contraddizioni della maggioranza sulla questione del Mes.
Carlo Calenda, leader di Azione, ha affermato che la maggioranza si è spaccata sul Mes, dimostrando che il Paese non può essere governato con un bipolarismo che produce solo contraddizioni. Matteo Renzi di Italia Viva ha definito Meloni, Salvini e Conte populisti e ha sostenuto che c’è spazio per chi crede ancora nell’Europa e nel riformismo.
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