Costi elevati: Il palco della 729esima edizione della Festa della Perdonanza a L’Aquila ha richiesto una spesa di 550.000 euro, considerata “enorme” dagli ex sindaco Massimo Cialente e dal segretario cittadino del Partito Democratico, Nello Avellani.
Preoccupazioni per la basilica di Santa Maria: Avellani denuncia la vicinanza del palco alla basilica storica e sottolinea che questo potrebbe compromettere la sicurezza e danneggiare il monumento.
Spese dettagliate: La determina di giunta pubblicata sul sito dell’amministrazione rivela che 222.904 euro sono stati spesi per il noleggio del palco con copertura, transenne e sedie, mentre 210.025,76 euro sono stati destinati al servizio audio, video e luci. Inoltre, sono stati spesi 116.820 euro per la pavimentazione salvaprato.
Critiche all’amministrazione: Cialente critica non solo la spesa spropositata per l’evento tradizionale, ma anche l’esposizione del palco troppo vicino alla basilica. Sottolinea che questi soldi sono destinati alla ricostruzione e allo sviluppo economico e culturale della città.
Richiesta di intervento: Cialente e Avellani chiedono l’intervento della Sovrintendenza ai Beni culturali per valutare la situazione e prendere le misure necessarie.
Mercificazione della spiritualità: Avellani denuncia la trasformazione di Colle Maggio, dove si svolge l’evento, in uno sfondo per concerti, definendola una “mercificazione della spiritualità”.
Costi e critiche per la Festa della Perdonanza a L’Aquila
L’Aquila, Italia – Il palco della 729esima edizione della Festa della Perdonanza ha sollevato polemiche per i suoi costi elevati. Secondo ex sindaco Massimo Cialente e il segretario cittadino del Partito Democratico, Nello Avellani, la spesa di 550.000 euro per la struttura è stata considerata “enorme”.
In particolare, Avellani ha espresso preoccupazioni per la vicinanza del palco alla basilica di Santa Maria. Secondo lui, questa posizione potrebbe compromettere la sicurezza del monumento e causare danni irreparabili. Ha denunciato il fatto che l’amministrazione abbia autorizzato l’installazione del palco così vicino alla basilica storica.
Dettagli riguardanti le spese dell’evento sono stati resi pubblici attraverso una determina di giunta pubblicata sul sito dell’amministrazione. I documenti rivelano che 222.904 euro sono stati spesi per il noleggio del palco, comprensivo di copertura, transenne e sedie. Inoltre, 210.025,76 euro sono stati destinati al servizio audio, video e luci, mentre 116.820 euro sono stati spesi per la pavimentazione salvaprato.
Le critiche all’amministrazione non si limitano solo alla spesa spropositata per l’evento tradizionale. Cialente ha sottolineato che questi 550.000 euro potrebbero invece essere investiti nella ricostruzione e nello sviluppo economico e culturale della città.
Di fronte a queste preoccupazioni, sia Cialente che Avellani hanno chiesto l’intervento della Sovrintendenza ai Beni culturali per valutare la situazione e prendere le misure necessarie per garantire la sicurezza della basilica di Santa Maria.
Infine, Avellani ha denunciato quello che ha definito come una “mercificazione della spiritualità”. Secondo lui, l’evento, che si è tenuto a Colle Maggio, si è trasformato in un semplice sfondo per concerti, perdendo così il suo significato religioso e spirituale originario.
La notizia sulla spesa e le critiche per la Festa della Perdonanza a L’Aquila ha suscitato un ampio dibattito nella città, evidenziando l’importanza di preservare il patrimonio culturale e la spiritualità nelle celebrazioni tradizionali.
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