Il crollo della pesca artigianale nella laguna di Venezia a causa della noce di mare
Uno studio pubblicato su Hydrobiologia ha evidenziato che la noce di mare Mnemiopsis leidyi, una specie aliena appartenente al phylum degli ctenofori che assomiglia alle meduse, è responsabile del crollo della pesca artigianale nella laguna di Venezia. Questa specie invasiva ha avuto un impatto negativo sulle attività dei pescatori lagunari, mettendo a rischio una tradizione millenaria.
Le invasioni biologiche come quelle causate dalla noce di mare e dal granchio blu sono considerate una tragedia ambientale e sociale. I pescatori lagunari sono stati i primi a notare l’arrivo della noce di mare nel 2010 e hanno subito le conseguenze di questa proliferazione. Inoltre, l’aumento della temperatura delle acque lagunari nel 2014 ha favorito la crescita della popolazione di questa specie invasiva.
Per affrontare questo problema, sono necessarie strategie di mitigazione e adattamento sostenibili. I pescatori lagunari stanno cercando di trovare soluzioni per proteggere le proprie attività e preservare l’ecosistema della laguna di Venezia. È fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di proteggere le risorse naturali e trovare un equilibrio tra lo sviluppo economico e la conservazione dell’ambiente.
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