La sonda OSIRIS-Rex della NASA è riuscita a completare una missione straordinaria, atterrando nel deserto dello Utah con una capsula contenente il più grande campione proveniente da un asteroide riportato sulla Terra. Questo risultato apre nuove prospettive per gli scienziati, che ora potranno studiare da vicino la composizione degli asteroidi e i processi di formazione del Sistema Solare.
La sonda OSIRIS-Rex è stata lanciata nel 2016 e ha raggiunto l’asteroide Bennu nel 2018. Dopo due anni di mappatura dell’asteroide, la sonda si è avvicinata con successo alla sua superficie e ha prelevato un campione di circa 250 grammi. Una volta completata questa delicata operazione, la capsula contenente il campione è stata sganciata dalla sonda e, frenata da un paracadute, è atterrata nel deserto dello Utah.
I campioni raccolti avranno un ruolo fondamentale nello studio della formazione del Sistema Solare e dell’origine della vita. Gli scienziati potranno analizzare il materiale utilizzando gli strumenti più avanzati presso il Johnson Space Center e ottenere informazioni preziose sui processi chimici e fisici che hanno portato alla formazione degli asteroidi.
L’importanza della missione OSIRIS-Rex è talmente grande che la NASA ha deciso di estenderla per includere lo studio dell’asteroide Apophis. Questo asteroide, seppur con una probabilità bassa ma concreta, potrebbe impattare la Terra nel 2029. Pertanto, gli scienziati intendono approfondire la conoscenza di Apophis per poter meglio prevedere e mitigare i rischi futuri.
Bennu, l’asteroide dal quale è stato prelevato il campione, fa parte del gruppo Apollo e presenta una probabilità di impatto con la Terra tra il 2178 e il 2290. Lo studio degli asteroidi Apollo è cruciale per comprendere meglio i processi cosmici che hanno portato alla formazione del nostro Sistema Solare e all’origine della vita.
Con questa incredibile missione, la sonda OSIRIS-Rex ha dimostrato ancora una volta il valore della ricerca spaziale nel nostro percorso di conoscenza e scoperta. Grazie ai campioni raccolti, gli scienziati potranno acquisire nuove informazioni fondamentali per la comprensione del nostro universo e per garantire la nostra sicurezza nel futuro.
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