La Camera respinge la mozione di sfiducia contro il ministro Salvini
La Camera dei Deputati ha respinto la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni contro il ministro dei Trasporti Matteo Salvini con un voto di 211 contrari e 129 favorevoli. La maggioranza ha deciso di invertire l’ordine dei lavori per votare prima sulla sfiducia a Salvini e poi su Daniela Santanchè.
Azione chiede le dimissioni di Santanchè dopo le accuse legate alle società Visibilia, Bioera e Ki Group. Nel centrodestra c’è incertezza su come si evolveranno le vicende giudiziarie attorno alla ministra, con attese per gli sviluppi dai Palazzo di giustizia di Milano.
Il centrodestra ribadisce la propria posizione garantista, ma rimane in attesa dei possibili sviluppi giudiziari. Salvini è sotto accusa per un accordo con il partito russo Russia Unita, con la maggioranza che ha precettato i deputati per la votazione sulla sfiducia a lui.
L’opposizione ha criticato l’assenza di Salvini durante le dichiarazioni di voto in Aula, mentre la Lega ha difeso l’accordo con la Russia Unita come un patto non vincolante basato sulla cooperazione fra Stati. I partiti di centrodestra puntano sul “disallineamento” nel centrosinistra per rafforzare la propria posizione, con il Pd che prende atto delle dichiarazioni della Lega ma sottolinea la mancanza di un atto formale di disimpegno dal patto.
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