La Banca Centrale Europea (Bce) ha deciso di non tagliare i tassi di interesse, a differenza di quanto fatto dal suo omologo americano Jay Powell. La presidente della Bce, Christine Lagarde, ha ribadito che i tagli non sono ancora all’orizzonte a causa dell’inflazione che non è ancora sotto controllo. Questa decisione ha portato alla fine del programma di acquisto straordinario di titoli, noto come Pepp, introdotto durante la pandemia per sostenere l’economia europea in recessione.
La chiusura graduale di questo programma ha comportato la riduzione delle stime di crescita economica per il 2023 e il 2024, tuttavia, si prevede una ripresa nel medio termine grazie all’aumento dei redditi reali e al miglioramento della domanda esterna. Le decisioni della Bce hanno avuto un impatto sui mercati, con la Borsa di Milano che ha subito un calo iniziale ma poi si è ripresa. Gli analisti non sono ottimisti riguardo a un possibile taglio dei tassi nel breve termine.
La presidente Lagarde ha chiarito che non si è ancora parlato di taglio dei tassi e che c’è ancora lavoro da fare. La Bce rimarrà dipendente dai dati e aspetterà ulteriori informazioni sull’inflazione prima di prendere decisioni. La fine del programma Pepp ha sollevato preoccupazioni tra i Paesi beneficiari del programma, ma la Lagarde ha assicurato che la Bce dispone degli strumenti necessari per proteggere la trasmissione della politica monetaria e contrastare eventuali rischi di frammentazione dei mercati dell’area euro.
La presidente Lagarde ha inoltre sottolineato che non è ancora il momento di abbassare la guardia sull’inflazione e che la Bce manterrà i tassi a un livello sufficientemente restrittivo per tutto il tempo necessario. La decisione di abbassare la guardia sarà presa in base ai dati futuri. Queste sono le ultime notizie provenienti dalla Bce e il loro impatto si farà sentire nell’economia europea nei prossimi mesi.
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