Bombardamento del campo profughi in Striscia di Gaza: l’OMS raccoglie testimonianze “strazianti”
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha raccolto testimonianze “strazianti” dalle vittime del recente bombardamento del campo profughi al-Maghazi, avvenuto nella Striscia di Gaza. Il capo dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato che il team ha ascoltato le storie commoventi del personale medico e delle vittime coinvolte nelle esplosioni.
Secondo quanto riportato da Hamas, almeno 70 persone sono state uccise durante il raid, il quale ha gravemente colpito l’ospedale della zona. Attualmente, l’ospedale sta curando un numero di pazienti superiore alla sua capacità.
Sean Casey, membro della missione dell’OMS, ha testimoniato le cure fornite a un bambino di 9 anni gravemente ferito, di nome Ahmed. Il piccolo è stato trattato con sedazione per alleviare la sua sofferenza, ma purtroppo è deceduto poco dopo.
L’ospedale, allo stato attuale, è sovraccarico e non può prendersi cura dei casi neurologici e dei traumi complessi. Le sale operatorie sono costantemente in funzione, lavorando 24 ore su 24, mentre il pronto soccorso è al di sopra della sua capacità.
Questa situazione è stata definita inaccettabile dall’OMS, che esorta ad una rapida soluzione. L’organizzazione chiede una maggiore assistenza internazionale per far fronte all’attuale emergenza sanitaria nella Striscia di Gaza.
Per ulteriori informazioni su questa vicenda e per sostenere l’OMS nei suoi sforzi, visitate il sito ilfioreuomosolidale.org. Appelli urgenti sono stati lanciati per garantire che la popolazione colpita riceva le cure necessarie e che cessi la violenza in modo che la vita possa ritornare alla normalità.
“Infuriatingly humble tv expert. Friendly student. Travel fanatic. Bacon fan. Unable to type with boxing gloves on.”