L’Islanda è stata colpita da una serie di piccoli terremoti per oltre due settimane, suscitando preoccupazione tra gli abitanti e gli esperti. Gli scienziati hanno rilevato un accumulo di magma a circa 5 chilometri di profondità nel sottosuolo, aumentando il rischio di un’eruzione del vulcano Fagradalsfjall. La situazione è diventata più critica dopo un terremoto di magnitudo 4.8.
L’impatto di questi eventi è stato significativo per l’area circostante. Il rinomato resort geotermico Blue Lagoon è stato costretto a chiudere temporaneamente a causa del rischio di eruzione. I terremoti hanno avuto inizio nella zona a nord di Grindavik, dove si trovano i crateri risalenti a 2.000 anni fa. Il capo dell’Agenzia per la Protezione Civile islandese ha espresso preoccupazione per le case e le infrastrutture dell’area.
La situazione si sta evolvendo rapidamente, con l’attesa di un’eruzione entro due giorni dalla dichiarazione delle autorità. La città di Grindavik è stata evacuata a causa del pericolo imminente di eruzione vulcanica. È stata riscontrata la formazione di una faglia lunga circa 15 km e potrebbe verificarsi un’eruzione in qualsiasi punto, anche in mare. La polizia ha dichiarato lo stato di emergenza per la protezione civile.
Nelle ultime ore, si sono verificati quasi 800 terremoti tra mezzanotte e le 14 di venerdì. La situazione è così critica che si teme che un tunnel di magma possa raggiungere Grindavik, provocando ulteriori danni. Le scosse sismiche e i sollevamenti del terreno hanno già causato numerose fratture alle strade e agli edifici, con la distruzione del campo da golf della città.
L’Islanda è nota per la sua attività vulcanica, infatti ci sono 33 sistemi vulcanici attivi nel paese. Tuttavia, questa serie di terremoti e l’accumulo di magma sono motivo di grande allarme per gli abitanti e le autorità locali. Gli esperti continuano a monitorare attentamente la situazione e a fornire aggiornamenti costanti per garantire la sicurezza della popolazione.
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