La tempesta Daniel ha colpito duramente la Libia orientale negli ultimi due giorni, causando gravi inondazioni che hanno provocato una catastrofe umanitaria di proporzioni immense. La città costiera di Derna, con una popolazione di 100.000 abitanti, è stata sommersa da tre metri d’acqua a causa del crollo delle dighe.
Purtroppo, gli effetti di questo disastro naturale sono stati ulteriormente aggravati dalla complicata situazione politica del paese, con due amministrazioni rivali e diverse milizie armate che controllano l’area. La Mezzaluna rossa ha parlato di centinaia di morti, ma il primo ministro del governo autoproclamato stima che ci possano essere almeno 2.000 vittime e oltre 1.000 persone disperse.
Oltre a Derna, molte altre città, tra cui Bengasi, Sousse, al-Mary e al-Bayda, sono state colpite dalla violenza delle inondazioni. Per evitare ulteriori danni, i quattro principali porti petroliferi del paese sono stati chiusi temporaneamente.
Le operazioni di soccorso si stanno rivelando complesse a causa del fatto che il governo di Hamad non è riconosciuto a livello internazionale. L’assistenza internazionale è stata richiesta in modo urgente e si sta facendo pressione per l’apertura di un corridoio marittimo al fine di fornire aiuto alle migliaia di residenti colpiti.
La crisi ha portato a misure straordinarie da parte delle autorità libiche. Il “Parlamento dell’Est” ha dichiarato due giorni di festa nazionale, mentre il governo di Tripoli ha proclamato tre giorni di lutto nazionale e ha promesso di risarcire le persone colpite.
In risposta all’emergenza, diversi paesi si sono mobilitati per offrire il loro aiuto. Tunisia, Egitto, Algeria e Qatar sono stati tra i primi a intervenire, offrendo supporto immediato. Allo stesso tempo, l’Italia si è messa in contatto con le autorità libiche per valutare il tipo di aiuto da inviare.
Gli esperti stanno attribuendo l’intensità della tempesta Daniel al riscaldamento globale, che sta portando a eventi meteorologici estremi sempre più frequenti in tutto il mondo. Questa catastrofe in Libia è solo un altro triste esempio degli effetti devastanti del cambiamento climatico sulla vita delle persone. L’urgenza di agire per contrastare questo fenomeno è ormai innegabile.