Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi coinvolto in uno scandalo di accesso abusivo alle banche dati della procura nazionale antimafia
Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, è stato uno dei nomi “osservati” dall’ufficiale di polizia giudiziaria Pasquale Striano per accessi ritenuti abusivi alle banche dati della procura nazionale antimafia. Altri nomi noti coinvolti includono l’ex ministro Vittorio Colao, Letizia Moratti, il ministro Giuseppe Valditara e Michele Vietti.
La lista potrebbe allargarsi a personalità sbirciate attraverso il database delle segnalazioni di operazioni sospette, con una quindicina di indagati compresi Striano e Antonio Laudati. I procuratori di Perugia e dell’antimafia, Cantone e Melillo, hanno richiesto di essere sentiti dal Csm e da commissioni parlamentari.
Cafiero de Raho, ex procuratore capo della Dna, aveva negato l’esistenza di una centrale di dossieraggio interna alla direzione nazionale antimafia. La Lega sostiene che i dati siano stati setacciati soprattutto di cittadini di centrodestra e chiede un’indagine dettagliata, mentre Forza Italia chiede una pronuncia del Csm e un’ispezione alla Procura nazionale antimafia, definendo lo scandalo degno di una bicamerale.
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