La Repubblica Islamica sostiene che la democrazia funziona grazie alla partecipazione alle elezioni
Teheran, Iran – Le prime elezioni in Iran dopo le proteste per la morte di Mahsa Amini e la protesta Jin, Jiyan, Azadi hanno visto un’affluenza del 20% a Teheran. Nonostante la propaganda del governo che sostiene la piena partecipazione alle elezioni come dimostrazione di democrazia funzionante, solo una minoranza degli aventi diritto ha effettivamente votato.
Il leader supremo Ali Khamenei ha perso la sua scommessa sull’affluenza alle elezioni per rinnovare il Parlamento e l’Assemblea degli esperti. Nonostante il suo incoraggiamento al voto, solo il 20% degli aventi diritto ha partecipato alle elezioni a Teheran. Questo dimostra una crescente insoddisfazione tra la popolazione iraniana nei confronti del regime attuale.
Le elezioni in Iran sono sempre state un momento di tensione e controversia, e questa volta non è diverso. La bassa affluenza alle urne potrebbe portare a un ulteriore indebolimento della legittimità del governo, soprattutto considerando il clima politico attuale e le recenti proteste. Resta da vedere quali saranno le conseguenze di questa bassa partecipazione alle elezioni per il futuro politico dell’Iran.
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