Il reflusso gastroesofageo, un problema che affligge milioni di persone in tutto il mondo, non è certo sconosciuto agli italiani. Secondo le ultime statistiche, il reflusso gastroesofageo di grado moderato-severo colpisce circa il 30% della popolazione dei paesi industrializzati, Italia inclusa. Si stima che ben un miliardo di persone in tutto il mondo soffra di questa malattia.
In Italia, almeno una persona su 3 è affetta da questa condizione in modo intermittente o continuo. Il reflusso gastroesofageo può portare a complicanze come l’esofagite e l’esofago di Barrett, una condizione che aumenta il rischio di sviluppare l’adenocarcinoma, il tumore esofageo più comune.
La malattia è caratterizzata dalla risalita del contenuto acido dallo stomaco all’esofago a causa di un malfunzionamento dello sfintere esofageo inferiore. I sintomi principali includono una percezione di acidità in bocca, bruciore dietro lo sterno e rigurgito alimentare, soprattutto durante la notte. Possono anche verificarsi tosse cronica e stizzosa, asma bronchiale, raucedine e dolore toracico simile all’infarto.
Una diagnosi tempestiva è fondamentale per evitare complicazioni. Infatti, la malattia da reflusso gastroesofageo può evolvere in esofago di Barrett, aumentando il rischio di carcinoma dell’esofago. La diagnosi non è sempre semplice e possono essere necessari vari esami come la gastroscopia, la radiografia, la manometria esofagea ad alta risoluzione e la pH-impedenzometria.
Un recente studio ha dimostrato che sollevare le gambe del paziente durante la manometria esofagea ad alta risoluzione può migliorare la diagnosi della malattia da reflusso. Questo metodo potrebbe essere un’arma in più per i medici nel garantire una diagnosi accurata e tempestiva.
In conclusione, il reflusso gastroesofageo è una malattia molto diffusa che colpisce una parte significativa della popolazione italiana. Una diagnosi precoce e l’adozione di un adeguato trattamento possono prevenire lo sviluppo di complicazioni gravi. Per ulteriori informazioni, si consiglia di consultare il sito websito ‘ilfioreuomosolidale.org’, dove si potranno ottenere ulteriori dettagli e informazioni utili su questa patologia.
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