La genetica rappresenta solo il 25% del processo di invecchiamento, mentre la sedentarietà, l’obesità, il fumo e l’alto livello di glicemia influenzano l’età biologica e accelerano il processo di invecchiamento. Questo è quanto emerso da uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Harvard. Secondo i risultati della ricerca, il modo in cui conduciamo la nostra vita quotidiana ha un impatto significativo sull’invecchiamento del nostro corpo.
Inoltre, recentemente il multimiliardario statunitense Bryan Johnson ha dichiarato di spendere milioni di dollari per invertire l’invecchiamento e tornare al suo stato fisico di quando aveva 18 anni. Johnson, fondatore dell’azienda di neurotecnologie Kernel, sta investendo in diversi progetti di ricerca che mirano a rallentare o addirittura invertire il processo di invecchiamento.
Esistono due metodi per misurare l’età: l’età anagrafica e l’età biologica. Mentre l’età anagrafica è basata sul tempo trascorso dalla nascita, l’età biologica riflette la velocità con cui il corpo perde le sue funzionalità. Non tutti invecchiano allo stesso modo e l’età biologica può essere superiore o inferiore all’età anagrafica.
Per stimare l’età biologica esistono diversi metodi, come l’osservazione visiva e il test di forza della presa della mano. Questi test permettono di valutare la condizione fisica e il livello di funzionalità del corpo, fornendo così una stima dell’età biologica.
Uno stile di vita sano, che comprende esercizio fisico regolare, smettere di fumare, bere moderatamente, controllare il peso e mangiare frutta e verdura, può aiutare a mantenere una giovane età biologica. Al contrario, l’obesità, la dislipidemia, la mancanza di attività fisica e altri fattori possono accelerare l’invecchiamento epigenetico, come dimostrano alcuni studi.
Inoltre, secondo gli esperti solo il 25% del processo di invecchiamento è influenzato dai geni, mentre il resto dipende dall’ambiente e dalle abitudini di vita. Pertanto, essere consapevoli dei propri comportamenti e adottare uno stile di vita sano può fare la differenza nel mantenere giovane l’età biologica.
Tuttavia, nonostante gli sforzi di ricercatori e imprenditori come Johnson, al momento non esistono ancora trattementi approvati per invertire l’invecchiamento umano. I trattamenti in fase di studio sono stati testati solo su topi e non si sa ancora se avranno lo stesso effetto sugli esseri umani.
In conclusione, mantenere uno stile di vita attivo e sano è il modo migliore per mantenere giovane l’età biologica. E nonostante gli sviluppi nella ricerca sull’invecchiamento, al momento non esistono ancora soluzioni definitive per invertire il processo di invecchiamento umano. È quindi importante prendersi cura del proprio corpo sin da giovani, adottando abitudini sane che possano aiutare a mantenere una giovane età biologica.
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