Le catene di approvvigionamento globale del petrolio sono di nuovo a rischio a causa della guerra tra Israele e Hamas. I militanti Houthi yemeniti stanno attaccando le navi mercantili in transito dal canale di Suez. Le navi container e petroliere devono ora percorrere la rotta più lunga del Capo di Buona Speranza. Ciò aggiunge circa 10 giorni di viaggio e milioni di dollari ai costi. Questo ha portato a un aumento dei prezzi del carburante alla pompa. Gli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso stanno bloccando le principali rotte petrolifere mondiali. Eni ha aumentato i prezzi consigliati di benzina e gasolio, con il prezzo medio della benzina self service di 1,767 euro/litro e del diesel self service di 1,732 euro/litro. Il prezzo medio della benzina servita è di 1,909 euro/litro, mentre il prezzo medio del diesel servito è di 1,873 euro/litro. Il blocco del Mar Rosso potrebbe portare ad un aumento significativo dei prezzi del petrolio e del carburante, poiché il Mar Rosso è una rotta vitale per il trasporto di merci importate in Europa, Medio Oriente e Nord Africa. Gli Stati Uniti stanno formando una coalizione di 10 nazioni per contrastare gli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso, con gran Bretagna, Francia, Italia e Bahrein tra i paesi aderenti. Tuttavia, gli Houthi dello Yemen affermano che non fermeranno gli attacchi nel Mar Rosso, rendendo la loro azione legata alla situazione umanitaria a Gaza. Questo rischia di compromettere ulteriormente le rotte petrolifere e di causare ulteriori problemi nell’approvvigionamento di petrolio e carburante a livello globale.
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