Scoperto fotone di altissima energia associato al lampo gamma più potente mai registrato
Un importante gruppo di ricercatori italiani ha recentemente fatto una scoperta che potrebbe mettere in crisi gli attuali modelli astrofisici riguardo alla propagazione dei raggi gamma. Gli scienziati hanno identificato un fotone di altissima energia collegato al lampo gamma più potente mai registrato.
L’articolo che descrive questa scoperta è stato pubblicato sulla rinomata rivista scientifica Physical Review Letters. Secondo il report, il fotone è stato individuato nel lampo gamma GRB 221009A, proveniente da una galassia distante oltre due miliardi di anni luce da noi. La sua energia così elevata ha messo in crisi gli attuali modelli astrofisici, che dovranno essere rivisti alla luce di questa nuova scoperta.
Ciò che rende questa scoperta ancora più interessante è la proposta di un gruppo di ricerca italiano. Secondo i ricercatori, il fotone potrebbe addirittura cambiare natura, oscillando tra fotoni e ALP, ovvero particelle previste dalla teoria delle stringhe e considerate valide candidati per la materia oscura fredda.
Se questa ipotesi venisse confermata, i fotoni potrebbero superare l’opacità del fondo extragalattico e raggiungere la Terra grazie alle ALP. Nonostante questa teoria non sia nuova, essendo stata proposta per la prima volta nel 2007, la scoperta di questo fotone energetico potrebbe fornire ulteriori elementi a sostegno di questa ipotesi.
Altre fonti distanti, come i quasar di tipo FSRQ e i blazar di tipo BL Lac, emettono fotoni ad alta energia che riescono a raggiungerci nonostante l’opacità del fondo extragalattico. La conferma di questa ipotesi richiederà ulteriori osservazioni, ma grazie a nuovi osservatori astrofisici per alte energie, come CTA e ASTRI, le future ricerche potranno essere di grande aiuto nella comprensione di questo fenomeno.
Questa importante scoperta, effettuata da ricercatori italiani e pubblicata sulla rivista Physical Review Letters, rappresenta un significativo passo avanti nella comprensione della propagazione dei raggi gamma e potrebbe portare ad ulteriori sviluppi nella teoria delle stringhe e nella ricerca sulla materia oscura fredda. Si prevede che gli osservatori astrofisici per alte energie contribuiranno in modo significativo a ulteriori scoperte e ricerche nel campo dell’astrofisica.
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