Il presidente palestinese, Mahmoud Abbas, ha recentemente ricevuto una telefonata di grande importanza dal primo ministro australiano, Anthony Norman Albanese. Durante la telefonata, Abbas ha espresso la sua profonda preoccupazione per la situazione critica che sta attualmente affliggendo la Striscia di Gaza, definendo gli eventi in corso come un vero e proprio genocidio che deve essere fermato immediatamente.
Abbas ha sottolineato che gli omicidi perpetrati, la distruzione di ospedali e centri di accoglienza, così come la fame che affligge la popolazione civile, sono tutti direttamente correlati al lungo assedio imposto dall’occupazione israeliana a Gaza. L’occupazione israeliana ha creato una situazione disastrosa, impedendo l’accesso ai beni di prima necessità, come forniture mediche, cibo, acqua, carburante ed elettricità.
Il presidente palestinese ha fatto appello alla comunità internazionale e ha chiesto l’immediato arresto dell’aggressione israeliana nei confronti del popolo palestinese. Ha inoltre ribadito l’importanza di portare aiuti umanitari urgenti alla popolazione della Striscia di Gaza, in modo da alleviare le sofferenze causate dall’occupazione.
Abbas ha dichiarato con fermezza che il popolo palestinese non accetterà lo sfollamento forzato né dalla Striscia di Gaza, né dalla Cisgiordania. Ha evidenziato la necessità di difendere il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione e ha richiesto il riconoscimento internazionale dello Stato di Palestina. Inoltre, ha respinto categoricamente i piani delle autorità di occupazione israeliane, che mirano a perpetuare lo stato di oppressione e sfruttamento nei confronti del popolo palestinese.
L’incontro telefonico tra il presidente palestinese Abbas e il primo ministro australiano Albanese è sicuramente un segnale di speranza per il popolo palestinese, poiché dimostra che vi sono leader internazionali che si preoccupano delle loro sofferenze e sono disposti ad agire per porre fine all’escalation di violenza e alla situazione di crisi umanitaria che affligge Gaza.