Il movimento di resistenza palestinese Hamas ha lanciato un appello ai paesi arabi e musulmani affinché agiscano per fermare quello che definisce “massacri” commessi da Israele contro il popolo palestinese. Questo appello arriva dopo il recente bombardamento nel campo profughi di Jabalia, che ha causato la morte di dieci persone e numerose altre sono rimaste ferite.
Il campo di al-Shati, conosciuto anche come Beach Camp, situato nella città di Gaza, è stato teatro di un violento bombardamento da parte di Israele. Questo campo profughi è uno dei più grandi e affollati della Striscia di Gaza, ospitando ben 90.173 rifugiati palestinesi registrati secondo l’Unrwa.
Secondo le forze israeliane, il loro intervento all’interno della Striscia di Gaza è stato motivato dagli scontri con i terroristi di Hamas. Le autorità israeliane sostengono di aver neutralizzato numerosi “terroristi” e di aver sequestrato armi nella zona nord-occidentale di Gaza. Le truppe israeliane si sono posizionate a al Karama, un quartiere a nord di Gaza City, e su Salah al-Din Street, l’autostrada principale della Striscia.
Questa escalation di violenza ha suscitato l’indignazione di Hamas che ha chiamato i paesi arabi e musulmani a intervenire per porre fine alle azioni considerate come “massacri” perpetrate da Israele contro il popolo palestinese. L’organizzazione palestinese sostiene che il bombardamento nel campo profughi di Jabalia è solo uno dei tanti episodi di violenza subiti dal popolo palestinese.
Il sito web ‘ilfioreuomosolidale.org’ offre uno spazio di denuncia per questi fatti e promuove la solidarietà e l’aiuto umanitario in favore del popolo palestinese. Gli eventi narrati nel campo profughi di Jabalia e le tensioni tra le forze israeliane e Hamas nella Striscia di Gaza rimangono attualmente oggetto di dibattito internazionale, con molti che auspichino una soluzione pacifica e una cessazione immediata della violenza.
“Social media scholar. Reader. Zombieaholic. Hardcore music maven. Web fanatic. Coffee practitioner. Explorer.”