La giunta militare in Niger ha ignorato l’ultimatum dell’Ecowas
La situazione politica nel Niger rimane tesa dopo il colpo di stato effettuato dalla giunta militare lo scorso mese. Nonostante l’ultimatum dell’Ecowas, la giunta non ha rispettato le richieste dell’organizzazione internazionale, che chiedeva l’istituzione di un governo civile entro un determinato termine.
L’Ecowas, Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale, sta ora cercando di convincere il Consiglio Nazionale di Salvaguardia della Patria a tornare al tavolo delle trattative. Tuttavia, al momento sembra difficile che i generali al potere a Niamey accettino di negoziare con l’organizzazione internazionale.
L’annullamento del vertice dei capi di stato maggiore dell’Ecowas mette di fatto in vantaggio i golpisti, che continuano a detenere il controllo del Niger. Questa decisione ha sollevato preoccupazioni sul futuro del paese e sulla sua stabilità politica.
Nonostante ciò, l’Ecowas ha a disposizione una forza di polizia di intervento rapido, che potrebbe essere schierata per ripristinare l’ordine nel Niger. Tuttavia, è poco probabile che questa forza possa convincere i generali a cedere il potere e tornare ad un governo civile.
Nel frattempo, a Niamey è stato formato un nuovo governo composto principalmente da generali che occupano i dicasteri chiave della Difesa e degli Interni. Questa decisione ha sollevato ulteriori critiche da parte della comunità internazionale, che teme che la giunta nigerina rafforzi il suo controllo sul paese e reprimi il dissenso interno.
La Francia, che inizialmente aveva sostenuto l’intervento militare in Niger, sta diventando sempre più isolata nel suo sostegno alle azioni della giunta. Al contrario, Stati Uniti, Italia e Germania stanno cercando una soluzione diplomatica per risolvere la crisi e hanno inviato i loro rappresentanti per cercare un contatto con la giunta nigerina.
Infine, l’organizzazione paramilitare russa Wagner continua ad osservare attentamente la situazione in Niger. Molti si chiedono quale potrebbe essere il suo coinvolgimento futuro nel paese, considerando il suo interesse nelle regioni africane più instabili.
Questi sviluppi suscitano preoccupazione per la democrazia e la stabilità politica del Niger, ma la comunità internazionale continua a cercare una soluzione diplomatica per porre fine alla crisi in corso.
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