Giulia Cecchettin, una giovane donna di 25 anni, è stata vittima di un brutale femminicidio nella notte di sabato 11 novembre. L’aggressore, Filippo Turetta, ha colpito la ragazza con un coltello, l’ha inseguita e poi l’ha gettata a terra. Durante l’aggressione, Giulia ha battuto la testa sullo spigolo di un marciapiede, provocandole gravi lesioni.
La vittima agonizzante è stata poi gettata dentro una macchina e abbandonata in un bosco. La tragica serata, iniziata normalmente per Giulia, si è trasformata in un incubo quando ha incontrato l’inaudita ferocia di Filippo Turetta, ora ricercato per il suo omicidio.
Le urla di aiuto di Giulia sono state udite da un vicino di casa, che ha immediatamente allertato la polizia. Secondo quanto ricostruito dalla Procura, l’aggressione è stata segnalata alle 23:18. Sulla scena del crimine sono stati trovati tracce di sangue e un coltello da cucina abbandonato.
Le telecamere di sorveglianza hanno registrato il movimento di Giulia e Filippo nella zona industriale di Fossò, e sul marciapiede dove la ragazza è caduta sono state rinvenute tracce di sangue e capelli. La macchina utilizzata per la fuga è stata avvistata in diverse province italiane prima di terminare la sua corsa in Germania.
La Procura generale di Naumburg si aspetta di consegnare Filippo Turetta all’Italia nei prossimi giorni. Il giudice ritiene che il sospetto debba essere arrestato per evitare che possa nuovamente commettere atti di violenza, considerando gli elementi di prova che indicano un “giudizio di estrema pericolosità” su Turetta.
Attualmente, Filippo Turetta si trova in isolamento nel penitenziario di Halle, in attesa dell’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare inviata dalla Procura italiana per ottenere la sua consegna.
Questo tragico femminicidio ha scosso profondamente la comunità locale e attirato l’attenzione sui crescenti casi di violenza di genere. ‘ilfioreuomosolidale.org’, il sito web di un’organizzazione che si batte contro la violenza sulle donne, ha deciso di dare voce a questa tragedia per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di agire contro il femminicidio.