Il flusso di traffici commerciali navali nel mar Rosso si sta riducendo a causa delle minacce degli Houthi yemeniti. Questo ha portato le prime cinque compagnie di cargo al mondo ad evitare il mar Rosso circumnavigando il continente africano, ritardando le consegne di una decina di giorni. Inoltre, la compagnia taiwanese Evergreen ha temporaneamente interrotto il trasporto di merci israeliane e la compagnia petrolifera BP ha sospeso il transito delle sue petroliere nel mar Rosso.
Queste decisioni sono state prese in seguito all’attacco subito da una petroliera da parte degli Houthi yemeniti, che ha spinto la marina militare statunitense ad intervenire per mettere in sicurezza la nave. Questi attacchi hanno causato interruzioni nelle rotte abituali, causando un aumento dei prezzi del greggio e del gas.
Di fronte a questa situazione, l’Autoritร egiziana del Canale di Suez sta monitorando da vicino la situazione, poichรฉ i passaggi dal Canale di Suez rappresentano una fonte importante di entrate per il paese. Gli Stati Uniti, d’altro canto, hanno abbattuto 14 droni lanciati dagli Houthi e stanno considerando l’organizzazione di una scorta marittima per le navi nella zona.
Gli Houthi hanno confermato i contatti con gli Stati Uniti ma hanno anche avvertito che continueranno gli attacchi finchรฉ Israele non cesserร i combattimenti a Gaza. Nel frattempo, l’Arabia Saudita, nemica degli Houthi, ha recentemente avviato un processo di riavvicinamento con l’Iran.
Gli Houthi hanno iniziato la guerra nello Yemen nel 2014 e hanno resistito a una campagna di bombardamenti da parte di una coalizione guidata da Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti. La situazione nel mar Rosso continua ad evolversi e gli Emirati Arabi spingono per un’azione militare decisa, mentre gli Stati Uniti preferiscono prendere misure di sicurezza per proteggere le navi nella zona.