Chiara Ferragni, nota influencer di moda, ha recentemente destato scalpore per le sue pratiche fiscali che le hanno permesso di ridurre drasticamente le tasse pagate all’erario. Lo scrittore Gianluca Massini Rosati ha analizzato queste dinamiche nel suo libro “Fiscalmente inattaccabile”, svelando dettagli sulle intricate strutture societarie che costituiscono l’impero finanziario di Ferragni.
Le società Fenice e Tbs Crew, di proprietà di Ferragni, fanno parte di Sisterhood, una holding che funge da contenitore per tutte le altre attività economiche dell’influencer. Grazie a questa struttura societaria complessa, Ferragni è riuscita ad applicare la “normativa madre-figlia” per calcolare l’Ires solo sul 5% degli utili distribuiti, riducendo così l’aliquota delle tasse pagate dall’originario 26% all’attuale 1.2%.
Le sue attività economiche sono state recentemente oggetto di attenzioni da parte di Antitrust e procura di Milano a seguito del caso del pandoro Balocco. Tuttavia, bisogna sottolineare che le pratiche utilizzate da Ferragni per abbattere le tasse sono legali e in linea con le normative fiscali vigenti.
Il libro di Massini Rosati getta luce su un aspetto poco conosciuto delle dinamiche fiscali italiane, evidenziando come personaggi famosi come Ferragni possano utilizzare escamotage legali per ottimizzare le proprie finanze. Resta comunque aperto il dibattito sull’equità di queste pratiche e sul ruolo dei personaggi pubblici nell’utilizzo delle stesse.
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