Il governo Meloni ha recentemente approvato un decreto sull’immigrazione che mira a bloccare le partenze e a rimpatriare coloro che sbarcano in Italia. Questo decreto include diverse misure, tra cui un aumento dei voli di rimpatrio e il raddoppio dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr). I nuovi Cpr saranno costruiti in zone “non popolate” e facilmente sorvegliabili, con il Ministero della Difesa responsabile della loro realizzazione.
La premier Giorgia Meloni ha anche annunciato che verranno presi ulteriori provvedimenti per limitare l’ingresso dei minori non accompagnati e per garantire maggiore tutela a donne, bambini e persone al di sotto dei 14 anni. Inoltre, il tempo massimo di trattenimento nei Cpr sarà aumentato da 6 a 18 mesi.
Attualmente esistono solo 9 Cpr che ospitano 493 persone, ma si prevede un potenziamento della rete grazie all’intervento del Genio militare. Per implementare queste nuove misure, saranno necessari costi aggiuntivi. Il bilancio del ministero prevede una spesa di 32 milioni di euro nel 2023 e 46 milioni nel 2024, ma si stima che la spesa totale per la costruzione di 10 nuovi Cpr ammonti a circa 100 milioni di euro.
Inoltre, secondo i dati del ministero, i costi per vitto e alloggio dei migranti trattenuti attualmente sono di circa 50 euro al giorno per persona, mentre il costo medio di un rimpatrio è di circa 2.365 euro. Nel 2020, il ministero ha speso 8 milioni e 334 mila euro per i rimpatri, e fino al 31 agosto di quest’anno sono stati effettuati 2.293 rimpatri, in linea con l’anno scorso.
Tuttavia, è importante sottolineare che solo la metà dei trattenuti viene effettivamente rimpatriata nel paese di provenienza, mentre gli altri vengono rilasciati perché scadono i termini di detenzione. Per cercare di risolvere questa situazione, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha in programma di convocare gli ambasciatori dei paesi più rappresentati tra gli immigrati per incentivare il loro ritorno nei rispettivi paesi.
Queste nuove misure del governo Meloni rappresentano un importante passo nella gestione dell’immigrazione in Italia, ma allo stesso tempo comportano sfide finanziarie significative. Tuttavia, l’obiettivo principale è quello di stabilizzare la situazione e garantire un controllo migliore sull’immigrazione nel paese.
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