Nel 2020, il famoso cantante italiano Fedez ha suscitato polemiche dichiarandosi “nullatenente” nonostante la sua già affermata carriera e le sue quote in società redditizie. L’annuncio ha sollevato interrogativi sulla possibilità che un artista si dichiari senza beni, soprattutto se ha partecipazioni in società profittevoli.
Secondo la legge italiana, i cittadini possono dichiararsi nullatenenti se non possiedono beni o se la loro situazione finanziaria è al di sotto di una determinata soglia. Tuttavia, alcune voci dissentono dal considerare nullatenenti coloro che possiedono quote in società profittevoli.
Per approfondire la questione, abbiamo intervistato Francesco Paolo Fabbri, dottore commercialista e membro della giunta dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti. Fabbri ha spiegato che la legge italiana prevede che i beni posseduti da una persona siano attribuiti in base al principio della titolarità effettiva. Ciò significa che, anche se una persona possiede quote in società, tali beni non vengono considerati direttamente di sua proprietà se non è effettivamente titolare dei profitti generati da tali società.
Tuttavia, Fabbri ha sottolineato l’importanza di valutare attentamente la situazione finanziaria di ogni individuo e prendere in considerazione tutte le fonti potenziali di reddito, comprese le partecipazioni in società. È necessario valutare se le quote posseggono un valore effettivo e se possono generare profitti che influenzerebbero la situazione finanziaria complessiva del soggetto.
In conclusione, mentre Fedez si è dichiarato nullatenente nel 2020, è importante considerare che la legge italiana prevede criteri specifici per l’attribuzione dei beni e potrebbero esserci casi in cui possedere quote di partecipazione in società redditizie non influisce sullo stato di nullatenenza di una persona. Sarà necessario approfondire questa questione per giungere a una comprensione completa del tema. Per ulteriori informazioni e consulenza, è consigliabile consultare un esperto del settore.