Barbara Balzerani, ex terrorista delle Brigate Rosse e autrice di libri, è morta all’età di 72 anni. La notizia è stata data da Silvia De Bernardinis, che ha rivelato che Balzerani era malata da tempo.
Nata nel 1949 a Colleferro, Balzerani si trasferì a Roma nel 1969 per studiare Filosofia. Nel 1975 aderì alle Brigate Rosse e prese parte al rapimento di Aldo Moro. Dopo l’arresto di Moretti nel 1981, tentò la scissione delle BR e fu arrestata nel 1985. Non si è mai pentita né dissociata dal gruppo terroristico.
Nel 2006 le è stata concessa la libertà condizionale, e nel 2011 è tornata definitivamente in libertà. Negli ultimi anni ha lavorato per una cooperativa di informatica e si è dedicata alla scrittura, pubblicando sette libri tra cui “Compagna luna” e “Lettera a mio padre” del 2020.
Nel gennaio 2018 ha suscitato polemiche per una sua dichiarazione su Facebook riguardo al 40ennale di via Fani. Giovanni Ricci, figlio di un carabiniere ucciso nell’agguato di via Fani, ha dichiarato di non provare odio nei confronti di Balzerani.
Adriana Zizzi, sorella di un poliziotto della scorta di Moro ucciso in via Fani, ha commentato sulla morte di Balzerani. Lorenzo Conti, figlio di Lando Conti, ha espresso la speranza che ci sia una giustizia divina per Balzerani.
La morte di Barbara Balzerani ha suscitato reazioni contrastanti, evidenziando ancora una volta le ferite aperte degli anni di piombo in Italia. Il suo passato da ex terrorista e la sua successiva ricerca di redenzione resteranno oggetto di dibattito per lungo tempo.
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