Dal 1° gennaio 2024, le nuove misure anti frode IVA nell’e-commerce entrano in vigore, imponendo agli operatori di inviare trimestralmente i dati relativi ai pagamenti online. Questa nuova regolamentazione si applicherà ai prestatori di servizi di pagamento che effettuano transazioni transfrontaliere tramite carte di credito o debito.
Le istruzioni sulla comunicazione sono state fornite dall’Agenzia delle Entrate il 20 novembre 2023, con l’obiettivo di contrastare le frodi IVA nell’e-commerce. Questa novità è stata introdotta attraverso la direttiva UE 2020/284.
Grazie ai dati raccolti dai prestatori di servizi di pagamento, sarà possibile tracciare i pagamenti online e identificare i destinatari delle transazioni. Tuttavia, l’obbligo di comunicazione scatta solo se ci sono più di venticinque pagamenti transfrontalieri allo stesso beneficiario in un trimestre.
La prima scadenza per l’invio dei dati è fissata al 30 aprile 2024 e l’adempimento è trimestrale. I dati dovranno essere trasmessi entro l’ultimo giorno del mese successivo al trimestre di riferimento delle informazioni.
Per quanto riguarda la modalità di trasmissione dei dati, i prestatori di servizi di pagamento dovranno utilizzare il Sistema di Interscambio Dati (SID). La comunicazione dovrà contenere diverse informazioni, tra cui il BIC o altro codice identificativo dell’azienda, il nome o la denominazione commerciale del beneficiario del pagamento, il numero di identificazione IVA o altro numero di codice fiscale del beneficiario, l’IBAN o altro identificativo per identificare il beneficiario, l’indirizzo del beneficiario, i dettagli dei pagamenti transfrontalieri e i dettagli dei rimborsi di pagamenti.
Una volta ricevuti, i dati delle amministrazioni finanziarie verranno inviati al sistema elettronico centrale di informazioni sui pagamenti chiamato CESOP. Questo sistema avrà il compito di contribuire al contrasto delle frodi IVA nell’e-commerce.
Le nuove misure introdotte rappresentano un importante passo avanti nella lotta alle frodi IVA nell’e-commerce e nel garantire maggiore trasparenza nell’operatività dei prestatori di servizi di pagamento. Si auspica che queste misure contribuiscano a ridurre le frodi e a tutelare sia i consumatori che gli operatori del settore.
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