Milano – A Milano, sono state organizzate due diverse manifestazioni per sostenere Israele e la Palestina, che hanno attirato l’attenzione di molte persone. Da un lato, la Lega ha promosso una manifestazione a sostegno di Israele, mentre dall’altro, i manifestanti pro Palestina hanno chiesto il cessate il fuoco a Gaza.
Durante la manifestazione della Lega, vari esponenti del partito, tra cui sindaci, governatori e ministri, sono intervenuti per esprimere il loro sostegno a Israele. È stata una sfida tra le due piazze, con invocazioni di pace ma anche scambi di insulti.
Matteo Salvini, leader della Lega, ha attaccato i manifestanti pro Palestina, definendoli gli “ultimi fascisti rimasti”. Ha dichiarato che il nemico non è l’Islam ma il fanatismo, l’estremismo e il terrorismo. Durante la manifestazione, sono stati letti messaggi dell’ambasciatore d’Israele e sono intervenuti anche esponenti musulmani critici verso Hamas.
Lo scopo della manifestazione organizzata dalla Lega era dimostrare che il partito non ha paura nonostante le critiche ricevute. Salvini ha criticato anche la sinistra per la contraddizione tra la battaglia per i diritti LGBT e la difesa dell’estremismo islamico. Inoltre, ha criticato i vertici dell’ONU per il fatto che toccherà all’Iran presiedere il Forum sociale 2023 del Consiglio dei diritti umani.
Il corteo pro Palestina è stato caratterizzato da cori e insulti contro Israele e Salvini, ma anche dalla presenza di bandiere palestinesi e di partiti di sinistra. La risposta della Lega è stata di condanna verso Hamas e chi finanzia il terrorismo. Sono intervenuti anche altri esponenti del partito, che hanno sottolineato l’importanza della giornata e l’impegno di Salvini.
Salvini ha concluso dichiarando che Israele ha diritto di esistere e che l’obiettivo rimane due popoli e due Stati. La situazione in Medio Oriente rimane tesa e le manifestazioni hanno evidenziato la diversità di opinioni e la complessità della questione.
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