La Serie A ha appena annunciato uno storico accordo per i diritti TV che coprirà il periodo dal 2024 al 2029. Sky e Dazn, con 17 voti favorevoli, hanno vinto la gara e si sono assicurate i diritti di trasmissione delle partite di calcio italiane per i prossimi cinque anni.
Secondo il nuovo contratto, Dazn trasmetterà tutte e dieci le partite di ogni turno di campionato durante il fine settimana, mentre Sky ne trasmetterà solo tre per ogni turno. Inoltre, Sky avrà il secondo pick nella scelta delle partite per 30 volte su 38 giornate.
Le decisioni riguardo i diritti TV sono state accolte favorevolmente dai principali club italiani, come Juventus, Inter e Milan, che hanno votato a favore delle offerte presentate dai broadcaster. L’accordo prevede un’offerta media di 900 milioni di euro all’anno nel corso degli anni, con una crescita economica nei primi due anni e un’ulteriore crescita dal terzo al quinto anno.
Una delle principali novità dell’accordo è che i club saranno partner di Dazn nella condivisione dei ricavi, senza un tetto massimo. Questa decisione ha sollevato critiche da parte di Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, che ha affermato che “il calcio muore” con questa offerta.
La proposta di creare un canale autonomo della Lega Serie A per la vendita dei diritti TV è stata bocciata, una decisione che ha soddisfatto Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A. De Siervo ha dichiarato di essere soddisfatto per aver raggiunto gli obiettivi nonostante le difficoltà legate alla pirateria.
Con l’accordo raggiunto, si prevede che i ricavi per la Lega Serie A possano superare il miliardo di euro grazie alla revenue sharing con Dazn. Inoltre, l’obiettivo è migliorare la gestione dei diritti internazionali rispetto al passato, cercando di massimizzare le opportunità di crescita nel mercato globale.
L’accordo per i diritti TV della Serie A rappresenta certamente una svolta importante nel mondo del calcio italiano e segna un nuovo inizio per la gestione delle trasmissioni delle partite. Sarà interessante vedere gli effetti di questa decisione nei prossimi anni e come influenzerà l’esperienza dei tifosi e il business del calcio italiano.
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