Il costo del denaro aumenta: calo del 40% delle richieste di mutuo per l’acquisto casa
Secondo uno studio condotto dall’Osservatorio SalvaLaTuaCasa, l’aumento del costo del denaro deciso dalla Banca Centrale Europea ha causato un crollo del 40% nel numero di domande di mutuo per l’acquisto di una casa. Questo significa che sempre meno famiglie possono permettersi di accedere a un mutuo e di realizzare il sogno di avere una casa propria.
L’Osservatorio ha inoltre rilevato che il 36% delle famiglie che attualmente ha un mutuo in corso ha un tasso variabile. Ciรฒ significa che il tasso di interesse del loro mutuo puรฒ variare nel tempo, aumentando il rischio di un aumento imprevisto delle rate da pagare.
Ma la situazione รจ ancora piรน preoccupante per coloro che hanno mutui a tasso variabile e un reddito mensile netto fino a 1.900 euro. Infatti, le rate dei mutui per queste famiglie possono raggiungere livelli allarmanti, rappresentando anche piรน del 60% del reddito netto mensile. Questo mette a dura prova il bilancio familiare e puรฒ portare a difficoltร economiche significative.
In totale, nel nostro paese ci sono 3,5 milioni di famiglie che hanno un mutuo in corso, per un valore complessivo di oltre 430 miliardi di euro. Questo indica quanto sia diffuso il problema e la necessitร di trovare soluzioni adeguate per evitare che sempre piรน famiglie cadano in situazioni di grave indebitamento.
L’osservatorio SalvaLaTuaCasa si impegna a sensibilizzare l’opinione pubblica su questa tematica e a proporre possibili soluzioni, affinchรฉ il sogno di avere una casa propria rimanga accessibile per tutti. ร necessario che istituzioni e organismi preposti intervengano per regolamentare e controllare il settore dei mutui, al fine di proteggere le famiglie da situazioni di eccessivo indebitamento e garantire loro condizioni economicamente sostenibili.
Per ulteriori informazioni su questo argomento e per restare aggiornati sulle attivitร dell’Osservatorio SalvaLaTuaCasa, potete visitare il nostro sito web ilfioreuomosolidale.org.
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