Il PIL rimane stabile nel terzo trimestre, ma si registra un lieve calo dell’attività nei settori dei servizi e dell’industria all’inizio del quarto trimestre. Secondo i dati più recenti, l’inflazione in Italia è tornata al di sotto del 2,0%, ma i tassi di interesse sono ancora ai massimi livelli, andando a frenare i consumi e gli investimenti. Nonostante l’incertezza derivante dalle guerre in corso, il costo dell’energia non è aumentato, anche se rimane superiore rispetto al periodo precedente alla crisi energetica.
A ottobre, l’inflazione in Italia ha subito una brusca riduzione, attestandosi al 1,7% su base annua, grazie a un effetto favorevole sui prezzi dell’energia. I prezzi di beni e servizi core continuano a frenare, sebbene lentamente, ma i prezzi alimentari sono aumentati del 6,3% grazie alla moderazione dei prezzi delle materie prime.
Le banche centrali, come la Federal Reserve e la Banca Centrale Europea, hanno mantenuto i tassi di interesse stabili. Tuttavia, c’è il rischio di nuovi aumenti se la crescita economica negli Stati Uniti non si arresta e l’inflazione rimane elevata.
La situazione del credito per le imprese italiane si è aggravata, con un aumento dei costi e una diminuzione delle concessioni di prestiti. Nel frattempo, la spesa dei turisti stranieri in Italia è aumentata del 9,5% rispetto allo scorso anno, ma ha subito una diminuzione del 1,7% rispetto al picco raggiunto a luglio.
L’indice Rtt mostra una moderata diminuzione dell’attività nei servizi per il terzo mese consecutivo, mentre il PMI ha evidenziato una forte contrazione ad ottobre. La fiducia delle imprese continua a diminuire e la produzione è rimasta stabile nel terzo trimestre, registrando solo una modesta variazione positiva dello 0,2%.
Questi dati evidenziano la sfida che l’economia italiana sta affrontando, con una stagnazione del PIL e una diminuzione dell’attività in diversi settori. La speranza è che le politiche monetarie e le decisioni delle banche centrali possano aiutare a stimolare la crescita economica e a invertire questa tendenza negativa.