Il 14 marzo, in occasione del 22° anniversario della fondazione di SpaceX, è partita da Starbase la terza Starship. Questo volo di test integrato aveva l’obiettivo di dimostrare i miglioramenti apportati alla progettazione del razzo. Nonostante fossero previsti 9 obiettivi per il volo, tra cui il decollo, il superamento del Max-Q e la separazione degli stadi, sembra che siano stati raggiunti solo sei di essi dopo 24 ore dal lancio.
Durante il volo sono stati riscontrati diversi rinvii a causa di problemi logistici e climatici. Il rientro del Super Heavy non è avvenuto correttamente e la Starship è atterrata nell’Oceano Indiano a circa 65 km di quota. Nonostante alcune mancanze, SpaceX ha mostrato significativi progressi rispetto al secondo volo di test.
La Ship ha eseguito con successo l’apertura del portellone e il trasferimento del propellente, ma la manovra di rientro ha mostrato rotazioni non previste e non è stato eseguito il test di accensione del motore Raptor nello spazio. Il volo si è concluso con un’esplosione a circa 65 km di quota.
Nonostante questi problemi, SpaceX si sta concentrando sul miglioramento dell’operazione di rientro controllato e sulla realizzazione di importanti test durante la fase di crociera. Tesla mira a una operazione operativa di Starship entro la fine del 2024, utilizzando i lanci per ulteriori test e sviluppi.
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