Il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Urso, ha annunciato che il suo contributo al settore petrolifero sarà quello di ridurre il margine di guadagno delle società petrolifere attraverso una maggiore trasparenza e concorrenzialità tra i distributori. Secondo Urso, la Commissione Europea ha dato il via libera alla revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), destinando complessivamente tre miliardi in più.
Di questi, 12,4 miliardi di euro saranno destinati al sistema delle imprese, 2,8 miliardi alle imprese agricole e quasi 10 miliardi di euro alle imprese in fase di transizione tecnologica, green e digitale. Il ministro ha specificato che questi 10 miliardi di euro si sommano ai 19 miliardi già destinati al Ministero e agli 8 miliardi del fondo complementare, portando il totale delle risorse del Pnrr a 37 miliardi di euro, che verranno completamente investiti nei prossimi due anni per sostenere lo sviluppo e la crescita del sistema produttivo italiano.
Urso ha sottolineato l’importanza delle risorse concentrate per il sistema delle imprese, come ad esempio i circa 14 miliardi di euro che saranno disponibili per il programma Transizione 5.0 nei prossimi due anni, dando così un impulso significativo alla crescita e allo sviluppo.
Riguardo alla missione nella Penisola Arabica, che inizierà il 26 novembre, il ministro Urso ha dichiarato che si concentrerà principalmente sugli investimenti di questi Paesi nell’economia italiana. L’obiettivo è incrementare gli investimenti esteri, soprattutto dai Paesi della Penisola Arabica, sottolineando che l’Italia è tornata ad essere attrattiva, come dimostrano l’aumento degli investimenti esteri in questi mesi e l’aumento della Borsa italiana rispetto alle altre borse europee. Il ministro ha sottolineato l’importanza di cogliere questa opportunità per sostenere la crescita economica del Paese.
Il ministro Urso ha dunque espresso il suo impegno nel ridurre il margine di guadagno delle società petrolifere e nel favorire lo sviluppo e la crescita del sistema produttivo italiano attraverso importanti investimenti. L’obiettivo è rendere l’Italia ancora più attrattiva per gli investitori stranieri, in particolare dai Paesi della Penisola Arabica.
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