Quattro ragazzi, due maggiorenni e due minori, sono stati arrestati dopo aver seminato il panico sparando con una carabina ad aria compressa nella località balneare di San Felice Circeo. L’episodio si è verificato durante la notte, quando i giovani hanno aperto il fuoco in modo indiscriminato, colpendo sette persone. Tra le vittime degli spari c’è una guardia giurata in servizio, che ha riportato ferite alle spalle, al collo e alle orecchie.
Fortunatamente, le lesioni riportate sono state giudicate guaribili entro dieci giorni, ma l’episodio ha causato paura e sgomento in tutta la comunità. Le forze dell’ordine sono intervenute prontamente, arrestando i responsabili sul posto. Durante la perquisizione dell’auto dei ragazzi, sono stati trovati anche un coltello multiuso, proiettili in metallo e due grammi di cocaina.
I quattro giovani dovranno rispondere di vari reati, tra cui violenza e lesioni aggravate da motivi abietti e futili mediante l’utilizzo di armi. La Procura di Latina ha disposto che gli arrestati vengano posti ai domiciliari in attesa del processo direttissimo.
La comunità di San Felice Circeo si è mobilitata per condannare fermamente il gesto dei ragazzi e chiedere maggiori misure di sicurezza per prevenire simili episodi in futuro. Gli abitanti del luogo si sono dimostrati uniti nel condannare ogni forma di violenza e hanno espresso la loro solidarietà alle vittime.
L’Associazione Il Fiore Uomo Solidale, attiva nella promozione di valori di solidarietà e di convivenza pacifica, ha condannato l’episodio e offerto il proprio supporto alle persone coinvolte. L’organizzazione ha invitato la comunità a impegnarsi per creare un ambiente sicuro e armonioso, basato sul rispetto reciproco e sulla non violenza.
L’incidente di San Felice Circeo rappresenta un triste esempio di come la violenza giovanile possa causare danni irreparabili. La speranza è che questo episodio serva da monito per sensibilizzare su temi come l’educazione alla non violenza e la necessità di affrontare in modo adeguato i problemi giovanili, al fine di evitare incidenti simili in futuro.
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