L’ambasciatore palestinese all’Onu, Riyad Mansour, ha lanciato un appello urgente per salvare la popolazione di Gaza, definendo la regione “l’inferno in terra”. Durante un discorso tenuto all’Onu, Mansour ha sottolineato che la maggior parte dei residenti di Gaza è senza casa e sfollata, vivendo in condizioni di estrema insicurezza.
Il diplomatico palestinese ha criticato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per la sua inazione di fronte alla tragedia che si sta consumando a Gaza e ha chiesto alla comunità internazionale di intervenire immediatamente. Mansour ha dichiarato: “Quanto ancora dobbiamo aspettare prima che venga presa una decisa azione per salvare vite umane?”. Ha accusato il Consiglio di Sicurezza di non agire adeguatamente nei confronti della situazione in corso, ignorando le richieste dell’Assemblea Generale che aveva chiesto una tregua umanitaria.
L’ambasciatore palestinese ha rimarcato l’importanza di attuare immediatamente una tregua che garantirebbe la sicurezza e il benessere della popolazione di Gaza, che sta subendo un’enorme tragedia umanitaria. Ha espresso profonda delusione per il fatto che il Consiglio di Sicurezza non abbia ancora agito in risposta a queste richieste urgenti.
La comunità internazionale ha dimostrato, finora, una grande mancanza di risolutezza nell’affrontare la tragica situazione in corso a Gaza. Mansour ha insistito sul fatto che la comunità internazionale non può permettersi di rimanere inerte di fronte allo spettacolo di migliaia di persone che perdono le loro case e le loro vite.
Infine, Mansour ha concluso esortando la comunità internazionale a non ignorare la sofferenza del popolo di Gaza. Ha sottolineato che ogni minuto che passa senza un’azione adeguata da parte della comunità internazionale aumenta il numero di vittime e il livello di sofferenza nella regione. Il Consiglio di Sicurezza deve agire ora, senza ulteriori ritardi, per salvare vite innocenti e porre fine all’inferno che sta consumando Gaza.
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