La Martinina srl, una società con sede a Ponte Cagnano (Salerno), ha vinto una gara d’appalto da 4 milioni di euro presentando convenzioni finte con parrocchie e associazioni. Tuttavia, questa vittoria si è rivelata disastrosa per i soggetti coinvolti, poiché la Martinina srl ha dimostrato una serie di inadempienze nel fornire servizi di base.
Tra le principali mancanze, vi è l’assenza di assistenza medica per pazienti gravi. Inoltre, i pazienti hanno segnalato che il cibo servito è avariato e di scarsa qualità. La mancanza di psicologi e mediatori culturali ha creato ulteriori difficoltà per gli ospiti del Centro di permanenza per rimpatri di via Corelli a Milano, gestito appunto dalla Martinina srl.
Durante un’ispezione, sono state scoperte numerose irregolarità: cibo scaduto, cattivi odori, mancanza di servizi di assistenza essenziali e bagni sporchi. Ma la cosa più allarmante è emersa quando alcune convenzioni con associazioni e parrocchie sono risultate essere false, con firme e timbri falsificati.
Ciò che sorprende è l’assenza di un adeguato controllo da parte della Prefettura di Milano e del Ministero dell’Interno sia al momento dell’aggiudicazione dell’appalto che durante l’esecuzione del contratto. Queste istituzioni avrebbero dovuto fare i dovuti controlli e verificare l’affidabilità dell’azienda.
La Martinina srl è ora accusata di frode nelle forniture pubbliche e turbativa d’asta. La situazione era stata già portata all’attenzione della Prefettura di Milano, ma le sanzioni comminate non hanno risolto i problemi evidenziati.
La Procura di Milano ha avviato un’inchiesta sul caso e i procuratori hanno chiesto il commissariamento immediato del centro. Ora è necessario agire tempestivamente per ripristinare la correttezza e la legalità nella gestione di questa struttura, garantendo servizi adeguati e rispettosi dei diritti degli ospiti.
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