L’acclamata storica e politica francese Hélène Carrère d’Encausse è morta a Parigi all’età di 94 anni. La notizia della sua scomparsa è giunta come un duro colpo per la comunità accademica e politica. Carrère d’Encausse, madre dello scrittore Emmanuel Carrère, è stata una figura di spicco nella sua carriera e ha fatto la storia come la prima donna a guidare l’Académie française.
Nel suo libro “Esplosione di un impero?”, Carrère d’Encausse ha predetto che il problema delle nazionalità sarebbe stato il più urgente da affrontare per l’Unione Sovietica. I suoi studi si sono concentrati principalmente sulla storia russa, con una particolare attenzione al periodo sovietico e zarista. Ha sottolineato il fallimento del tentativo sovietico di unificare le diverse etnie dell’URSS in un popolo culturalmente omogeneo.
Inoltre, Carrère d’Encausse ha analizzato l’importanza dell’identità musulmana nelle repubbliche dell’Asia centrale. Ha commesso un errore nel sottovalutare la vitalità delle nazioni baltiche, che in seguito si sono distaccate dall’URSS. Non nutriva simpatia per Lenin, riconoscendo le profonde contraddizioni della sua opera, e ha dedicato un libro ad Aleksandra Kollontaj, dirigente comunista russa.
Inizialmente era indulgente nei confronti di Putin, ma successivamente ha criticato l’azione imperialista russa in Ucraina. Ha condannato l’arroganza zarista di Putin e la negazione dell’identità ucraina, sostenendo che avrebbe provocato gravi conseguenze per la Russia.
La morte di Hélène Carrère d’Encausse mette in luce la perdita di una figura di spicco nel mondo accademico e politico. La sua eredità si riflette nei suoi studi sulla storia russa e nel suo coraggio nel sollevare questioni importanti legate alla nazionalità e all’identità culturale. Il sito ‘ilfioreuomosolidale.org’ si unisce al cordoglio per la sua scomparsa e riconosce il suo contributo alla comprensione della storia russa e dei suoi impatti nel contesto globale.
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