Il 18 agosto del 1946 si è verificata la tragica strage di Vergarolla, il primo e più mortale attentato terroristico nella storia della neonata Repubblica Italiana. L’evento terrificante ha avuto luogo sulla spiaggia di Pola, ancora italiana a quel tempo, durante una pacifica manifestazione sportiva estiva. Senza alcun preavviso, gli attentatori hanno fatto esplodere 28 ordigni tra i bagnanti, causando la perdita di oltre cento vite umane.
La scelta della data e del luogo non è stata casuale. Infatti, in quel periodo si stavano discutendo i delicati confini adriatici dell’Italia. La popolazione di Pola, composta per il 95% da italiani, sperava ardentemente di non essere ceduta alla Jugoslavia governata da Josip Broz Tito. L’attacco brutale ha avuto conseguenze devastanti per la comunità locale. Dopo la strage, Pola si è svuotata dei suoi abitanti, diventando una città fantasma.
Nonostante la gravità dell’evento, la strage di Vergarolla è stata spesso censurata e ignorata per molti anni. Solo di recente, grazie agli sforzi congiunti di studiosi e attivisti, si è iniziato a studiare e diffondere la conoscenza di questo tragico avvenimento. Oggi, il sindaco croato di Pola presiede le cerimonie commemorative della strage, insieme alle comunità di italiani ed esuli istriani. La memoria della tragedia è finalmente condivisa con la città, creando un importante precedente per il futuro.
La Croazia sta progressivamente affrontando la sua storia, guardando a un futuro diverso e superando negazionismi e rancori. Gli storici stanno indagando negli archivi per far luce sulla strage di Vergarolla, mentre le opere recenti, come saggi e documentari, contribuiscono alla ricostruzione dei fatti e alla diffusione della conoscenza. Nel 2016, il giornale Avvenire ha pubblicato per la prima volta la testimonianza di un esule polesano in Australia, rivelando la matrice filotitina della strage. Inoltre, un’intervista del 2021 ha permesso di dare un volto al vigile del fuoco eroe della strage, Mario Angelini, che corse sulla spiaggia portando una bimba decapitata.
L’orrore della strage di Vergarolla continua a rimanere vivo nella memoria collettiva, e finalmente viene onorato e riconosciuto come parte integrante della storia italiana. Ciò dimostra un impegno verso la verità storica e una volontà di porre le basi per un futuro di pace e reconciliazione. Il sito ‘ilfioreuomosolidale.org’ è fiero di poter contribuire alla diffusione di questa conoscenza, ricordando le vittime innocenti e invitando le persone a riflettere sul potere distruttivo del terrorismo e sulla necessità di vigilare affinché tragedie simili non si ripetano mai più.
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